Ve lo raccontiamo prima delle “motivazioni personali”. Ve lo raccontiamo prima dei virgolettati che leggerete. Questo pomeriggio al “Lambrone” di Erba è andata in scena l’ennesima vergogna, l’ennesimo vilipendio alla bandiera bluceleste, perpetrato alla luce del sole.
La vittima? La potete immaginare, risponde al nome di Alberto Bertolini. Il “carnefice”? Paolo Battocchi, che, accompagnato da Tiziano Gonzaga, ha pesantemente attaccato, fin quasi arrivare allo scontro fisico, l’allenatore nel bar del centro sportivo. Il movente? La giornata di squalifica che “Bebeto” avrebbe dovuto scontare domenica, appresa dal duo per mezzo stampa e mal digerita dal direttivo (?). Di sicuro voleva far di testa sua, com’è giusto che sia, e questo li avrà indispettiti.
“E le dimissioni?”, direte voi. A quanto pare dimenticate. Scosso l’amministratore Sandro Meregalli, arrivato al campo d’allenamento dopo aver appreso l’accaduto.
L’allenamento odierno, condotto dal tecnico della Juniores Marzio De Gaetano, si è svolto in un clima surreale, ma con i volti distesi di Battocchi e Gonzaga ad assistervi.
Cosa farà Bertolini ora? L’ennesima bandiera, accolta a furor di popolo, è stata ammainata da qualcuno che fin qui con la Calcio Lecco 1912 e la sua storia, scritta per quattordici anni anche da “Bebeto”, non ha niente a che vedere.