
Onde alte, forti correnti, crampi e contrattura: il campione lecchese interrompe la traversata. «Ho imparato tanto. Tornerò fra un anno, ancora più preparato»
Andrea Oriana non ce l’ha fatta. Il campione lecchese è stato costretto ad abortire il tentativo di traversata della Manica dopo 8 ore e 45′ di nuoto e 31 km percorsi, con partenza da Dover verso Calais.
Decisiva, per l’abbandono dell’impresa, le complicate condizioni dell’oceano, con onde alte e una corrente contraria che spingeva Andrea lateralmente. Oriana, per far fronte a tutto questo, si è procurato crampi alle gambe e ai polpacci, una contrattura alla scapola sinistra, gola e lingua infiammate per l’acqua marina ingerita. I 15° C dell’acqua e la marea che spostava la barca fuori rotta aumentando il tragitto di ben 10 chilometri hanno indotto lo staff a interrompere il tentativo, anche perché stabilire il record italiano sarebbe stato impossibile.
Oriana pronto a partire: obiettivo record italiano
Niente spazio per la delusione. Oriana ha già annunciato che ritenterà fra un anno, migliorando ancora, se possibile, il percorso di avvicinamento alla traversata per fronteggiare le condizioni proibitive della Manica.
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