La vittoria come scopo di vita, passando per strade agli antipodi. Tra la Calcio Lecco di Gaburro e il Como di Banchini passa veramente un oceano, più che un lago, dal punto di vista del modo di vedere il calcio: i blucelesti hanno deliziato i palati fini in più di un’occasione, cercando spesso e volentieri di ottenere i tre punti passando dal gioco, assecondando le spiccate qualità tecniche dei giocatori che vestono la maglia dell’Aquila, quelli che rappresentano la miglior fase offensiva su scala nazionale; il Como, invece, ha fatto di agonismo e aggressività le sue caratteristiche migliori, facendo perno sulla miglior fase difensiva d’Italia in Serie D e su una spiccata capacità di trovare la via del gol anche e soprattutto da palla inattiva.
Di fronte, mercoledi pomeriggio (ore 16), ci saranno le migliori squadre della quarta serie: comunque vada, è verosimile pensare (prevedendo un pareggio tra Pergolettese e Cesena nel Girone “B”) che qualcuno lasci il suo pass per le semifinali al “Sinigaglia”: alla “Gaburro’s Band” basta un punto, mentre i ragazzi di Banchini dovranno vincere senza “se” e senza “ma” per approdare alle semifinali.
Si torna a giocare, quindi, in riva alla sponda occidentale del lago, dove il Lecco non vince dal 30 novembre 1997, dal celebre 1-3 firmato da Saudati, Tagliani e Orlando. L’ultimo precedente assoluto, quello del 9 novembre 2011, parla lecchese (3-2, Coppa Italia di Serie C), l’ultimo in campionato (9 maggio 2010) fu, invece, ad appannaggio dei biancoblù (2-0); per il Lecco, quel giorno, si aprì il baratro della Seconda Divisione. Di certo, ogni Derby del Lario fa storia, a sè e in senso molto più ampio.
«Noi dobbiamo cercare di passare il turno, gli aspetti esterni ci toccano relativamente – spiega mister Gaburro a LCN -. Abbiamo delle possibilità contro un avversario forte, delle possibilità che ci dobbiamo giocare. Fuori spero che sia una festa; si trovano due squadre importantissime, potrebbe essere tranquillamente la finale della Poule Scudetto».
Cosa divide Como e Lecco, lago a parte? «E’ una squadra che sa giocare su di te, che riempie molto l’area, non è un caso che abbiano preso molti rigori. Dovremo essere bravi a costruire con la palla a terra, usando le nostre qualità».
Insidie sono legate alla tenuta fisica: il Lecco ha giocato sabato, il Como è fermo dal 12 maggio. Ecco perchè, per Gaburro «dobbiamo stare attenti e alcuni giocatori sono stanchi, dobbiamo spalmare molto le energie. Sarà una partita che si risolverà nell’ultima mezz’ora. Infortuni? Recupero tutti i recuperabili tranne Alborghetti, dovrò fare varie scelte»
Como-Lecco: i convocati di Gaburro
Mister Gaburro ha chiamato ben ventiquattro giocatori, che compongono la rosa a sua disposizione attualmente. Sicuri assenti saranno Guillermo Pèrez Moreno (tolte le stampelle, ha iniziato il programma di recupero), David Magonara, Mattia Alborghetti e Aiman Napoli. In diffida Nicola Segato e, tra i comaschi, il difensore Anelli.

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