Poche pochissime, possibilità. Eppure, l’AcciaiTubi Picco Lecco sbanca il PalaCoim e porta la Chromavis Abo allo spareggio del “Bione”. Un epilogo per tanti versi inatteso e quasi insperato: senza Stomeo, Mandaglio e Sironi, le biancorosse si confermano bestia nera delle cremasche ed espugnano il loro palazzetto al termine di una gara thrilling, che ha dimostrato sostanzialmente una cosa: ogni qualvolta la Picco è lì per essere piegata, si verifica una sorta di effetto molla che le spinge oltre gli ostacoli. Senza scomodare ulteriori metafore, riassumiamo il tutto in un termine: attributi.
Una festa, per la Chromavis Abo, rovinata invece sul più bello, come un ciclista in fuga all’ultimo chilometro e ripreso pochi metri prima della linea del traguardo. In un PalaCoim pieno in ogni ordine di posto e con tanta gente in piedi, oltre a una curva da quasi 50 tifosi scatenati che non hanno risparmiato più di un coro contro Lecco (“Lecco Lecco v*********”), Offanengo rincorso dallo 0-2 fino al 9-4 e, poi, 10-6 del quinto set, vedendo svanire una rimonta con i fiocchi per mano (anche) di Arianna Lancini e Cinzia Ferrario, portatrici di ace pesantissimi nel momento più teso della gara. Ripresa di fiducia che porta la Picco a chiudere 13-15 e porta il discorso alla “bella” di mercoledì (ore 20,30 al centro sportivo “Al Bione”).
Una gara 2, intanto, divisa sostanzialmente in tre parti: la prima ha visto una Chromavis Abo contratta e meno efficace del solito al cospetto di un’AcciaiTubi aggressiva nonostante le tante defezioni, in grado di portarsi dal 21-19 al 23-25. Ancora migliore la strada nella seconda frazione, dove l’Acciaitubi ha piazzato un break di 7-0 dal 12-12 al 12-19, resistendo alla fiammata locale (16-20) e chiudendo 18-25.
Il secondo atto, invece, è partito nel terzo set, non senza brividi: avanti di due lunghezze (6-8), l’ingresso di Virginia Marchesi in battuta ha aiutato la Chromavis Abo a ribaltare la situazione (13-8), ma le biancorosse sono rimaste aggrappate al parziale con i tre ace di capitan Cinzia Ferrario ad annullare il gap (17-17). Nel finale, decisiva la rediviva Cheli, visibilmente fasciata con il tape su entrambe le gambe, con due muri e un ace: 25-20 e partita riaperta. Il quarto set è un ping-pong continuo: sotto 10-4, la Picco riprende e supera Offanengo (14-15), ma cede dal 20-20 al 25-22.
Eccoci, quindi, al capolavoro di resilienza: in un PalaCoim scatenato, la squadra di coach Barbieri scappa sul 5-1 con il muro di Nicolini e con il contributo di Cheli e Porzio. Time out ospite, cambio campo sull’8-4 e poi un altro mini-break locale per il +5 (9-4). Poi suona la musica della riscossa: si alza il muro, la battuta riprende a girare, si arriva al momento dell’impatto nel punteggio (da 10-6 a 11-11), poi arriva l’uno-due firmato Civitico-Santini che rimanda il discorso a mercoledì.
Battuta (14 ace) e difesa le armi positive di Lecco, che ha visto Alessia Roncon premiata dal DS locale Stefano Condina con la treccia d’oro, riconoscimento assegnato alla miglior giocatrice in campo. Straripanti Arianna Lancini (18 punti), Alice Santini (22 punti, +9 V-P) e Martina Martinelli (19 punti, +11 V-P), supportate dall’immensa Barbara Garzonio in ricezione (44% perfetta). Alle locali, invece, non sono bastate Minati (19 punti), Cheli (16 punti, 4 muri), Porzio (17 punti) e Dalla Rosa (14 punti, 4 muri).
Una certezza, intanto, c’è già: chi arriverà in finale incontrerà le modenesi del Emilbronzo 2000 Montale.
Chromavis Abo Offanengo 2-3 AcciaiTubi Picco Lecco (23-25, 18-25, 25-20, 25-22, 13-15)
Chromavis Abo Offanengo: Dalla Rosa 15, Cheli 19, Nicolini 8, Porzio 18, Gentili 8, Minati 19, Giampietri (L), Bressanelli, Marchesi 1. N.e.: Rossi, Russo, Raimondi, Colombetti (L). All.: Barbieri
AcciaiTubi Picco Lecco: Lancini 18, Ferrario 10, Martinelli 19, Santini 22, Civitico 8, Roncon 6, Garzonio (L), Badini 2, Mainetti. Ne.: Ronzoni, Dell’Oro, Stomeo. All.: Milano
Arbitri: Baldi e Citro
Nelle foto Molaschi, alcuni momenti di gara 2 tra Chromavis Abo e Acciaitubi Picco Lecco