Va bene l’amichevole, ma è impossibile, in casa Calcio Lecco 1912, non provare soddisfazione dopo l’ottima prestazione sciorinata con il ChievoVerona a Vigasio. I blucelesti, neopromossi in Serie C, hanno saputo tener testa ai clivensi, neoretrocessi in Serie A, mostrando gamba e personalità, oltre a una certa capacità di sofferenza che tornerà comoda più avanti. Magari già tra sette giorni, quando il “Rigamonti-Ceppi” aprirà le porte per la sfida di Coppa Italia con la Giana Erminio, prima partita “vera” della stagione.
«Non si è vista grande differenza in campo, anche se non so quanti giocatori faranno parte del Chievo a fine mese – spiega un soddisfatto mister Gaburro a fine gara -. Potevamo gestire meglio alcune situazioni di palla, ma ci siamo presentati qui senza Lisai, Migliorini e Pedrocchi, perdendo anche Giudici in corso d’opera. Carissoni? Ha lavorato a parte, ora si aggregherà al resto del gruppo e sarà a disposizione. Coppa? Dobbiamo affilare le armi per questa partita contro la Giana Erminio, squadra simile all’Albinoleffe».
La difesa è stata imperforabile, sostenuta da due colonne come capitan Malgrati e Carboni: «E’ stata una partita importante per noi – ha spiegato proprio Carboni a fine gara -, per questo abbiamo fatto un po’ di “festa” a fine partita. Ora, finalmente, si torna a giocare per le partite “vere”».
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