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Lecco abulico, senza idee: la Pro Patria vince col minimo sforzo

La squadra bustocca va in vantaggio nelle fasi iniziali con Mastroianni e poi gestisce un Lecco confuso e sterile a livello offensivo. I cambi nella ripresa non migliorano la situazione. Non c’è la fiammata del cambio in panchina

Primo tempo, minuto 34: Moleri per poco non pareggia col pallonetto
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Tempo di lettura 3 minuti

Un Lecco così brutto non si era ancora visto in questo tribolato inizio di stagione. Eppure allo “Speroni” di Busto Arsizio, dove si comincia con 18 minuti di ritardo a causa del cambio di magliette del Lecco (che al posto della bianca è costretto a utilizzare la gialla dal direttore di gara), la reazione dopo il terremoto in panchina non c’è.

La “prima” di mister Gaetano D’Agostino è amarissima: sconfitta e prestazione deludente, senza un cambio di passo in campo né a livello mentale rispetto al recente passato: anzi, i progressi mostrati nelle ultime uscite del Lecco di Gaburro si perdono nella desolante pochezza (anche a livello di pubblico, con tutto quello accaduto alla vigilia e la trasferta proibita) dello Speroni.

Esordio del neoarrivato Strambelli

Le scelte iniziali di D’Agostino sono chiare: dentro i giocatori con più esperienza, lancio immediato di Strambelli e rilancio di Scaccabarozzi, ma le certezze in campo non arrivano. La traversa trema già al 2′ con il colpo di testa di Battistini, poi al 9′ Safarikas compie un primo miracolo ma deve cedere alla ribattuta di Mastroianni. Il portiere greco, il migliore dei blucelesti, salva sull’imperioso stacco di Brignoli. Al 34′ la più chiara occasione del gol del Lecco con Moleri che, lanciato in profondità da Chinellato, inventa un pallonetto salvato sulla linea da Battistini. Poco dopo Strambelli si accentra da destra e calcio fuori di poco col mancino.

Nella ripresa ci si aspetta una reazione, ma il livello di gioco scende ulteriormente. Si vede pochissimo, molta confusione, lanci lunghi sul neoentrato Fall ma scarso accompagnamento di centrocampisti ed esterni. Tiro di Pedone parato da Safarikas al 68′, altra chance per il numero 7 bustocco poco dopo. Il Lecco è soltanto nella conclusione improvvisa di Giudici, deviata da Tornaghi. Poco. Pochissimo. La Pro Patria si prende tre punti col minimo sforzo, mentre per mister D’Agostino è atteso da un lavoro molto impegnativo, sia in campo sia a livello psicologico.

Pro Patria 1-0 Calcio Lecco 1912 (1-0)

Marcatori: Mastroianni (P) al 10′ p.t.

Pro Patria (3-5-2): Tornaghi; Battistini, Lombardoni, Boffelli; Spizzichino (dal 20′ s.t. Cottarelli), Brignoli (dal 1′ s.t. Palesi), Bertoni (dal 20′ s.t. Pedone), Ghioldi (dal 28′ s.t. Masetti), Galli; Le Noci (dal 28′ s.t. Kolaj), Mastroianni (Mangano, Marcone, Molnar, Parker, Defendi, Colombo, Molinari). All. Ivan Javorcic.

Lecco (4-3-3) Safarikas; Carissoni, Vignati, Bastrini, Pastore; Moleri (dal 33′ s.t. Lisai), Pedrocchi (dall’8′ s.t. Segato), Scaccabarozzi (dal 20′ s.t. Marchesi); Strambelli, Chinellato (dall’8′ s.t. Fall), Maffei (dal 20′ s.t. Giudici). In panchina: Jusufi, Malgrati, Samake, Merli Sala, Capogna, Nivokazi, Nacci. All. Gaetano D’Agostino.

Arbitro: Carlo Petrella di Viterbo (Santi di Prato e Dicosta di Novara)

Note: terreno in condizioni accettabili; spettatori 800 circa; ammoniti: Bertoni, Boffelli, Spizzichino, Moleri, Giudici, Galli. Angoli: 4-6. Partita iniziata con 18 minuti di ritardo.

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