In questi giorni d’isolamento forzato la domanda degli sportivi e degli appassionati è ricorrente: «Quando si ricomincerà?». Difficile dirlo, oggi, in cui la curva del contagio cresce ancora in via esponenziale. Ed è ragionevolmente molto difficile pensare che si possa davvero ricominciare il prossimo 3 aprile, quando scadrà il Decreto firmato dal premier Giuseppe Conte a inizio marzo. Lo conferma anche Gabriele Gravina, presidente della Figc, parlando a “Radio Anch’io Sport”: «Non sono in grado di escludere nulla, neppure lo stop definitivo dei campionati. La data del 3 aprile mi sembra troppo ravvicinata per ripartire: forse a maggio».
Fine maggio, se non giugno, stando alla stima fatta da Damiano Tommaso, presidente dell’Associazione Italiana Calciatori (Aic): «Nel nostro ambiente si sta parlando di tornare il 5 aprile, è chiaramente impossibile. L’auspicio è quello di tornare a giocare a fine maggio, nel mese di giugno. Ma se tutto va bene, se tutti facciamo il nostro dovere in questo momento», ha detto l’ex giocatore della Roma a “Che tempo che fa”.
Sarà un bel grattacapo anche per la Serie C, che avrebbe dovuto terminare la stagione regolare alla fine di aprile e in vista c’è il verosimile taglio dei play-off. «Sarà data continuità al sistema con promozioni e retrocessioni. Sono ottimista e dico che il torneo sarà portato al termine. Così non fosse troveremo delle soluzioni ad hoc per dare continuità al contesto», ha detto il vicepresidente Jacopo Tognon a TuttoC.com.
Tutti commenti che, chiaramente, sono riferiti allo sport nazionale, il calcio, ma che sono verosimilmente estendibili anche a tutte le altre discipline sportive che sono praticate in Italia. Stando alle stime, infatti, l’emergenza è destinata a perdurare fino alla fine di aprile, come contenuto nella relazione tecnica del terzo decreto sull’emergenza, con il picco collocato per il 18 marzo, tra due giorni.