
Calcio Lecco 1912 voto 7: prestazione di alto livello per come interpreta il match dopo il vantaggio immediato, e dopo il 2-0, in una ripresa in cui gli avanti si divertono e dietro si rischia pochissimo. La gamba c’è, la testa anche.
Bertinato voto 6: pressoché inoperoso, esce un paio di volte coi pugni, incolpevole sul gol ospite.
Celjak voto 7: si sposta dall’esterno a fare il terzo di difesa rispetto alle prime due uscite, ma il rendimento non cala, anzi: è una roccia sempre al posto giusto nel momento propizio.
Marzorati voto 6,5: esordio con fascia da capitano, dimostra la personalità che da lui ci si attende. Pulito negli anticipi, reattivo, dà sicurezza al reparto.
Cauz voto 6: buon primo tempo, in cui serve anche l’assist a Galli per il vantaggio. Puntuale fino all’85’, quando perde l’uomo sul cambio di gioco da cui nasce il gol degli alessandrini.
Nesta voto 6: ci si aspettava più spinta, ma il gioco del Lecco va spesso dall’altra parte. Cresce nella ripresa, sempre attento e propositivo.
Galli voto 7: spesso non lo vedi, ma il suo peso specifico è enorme. Arriva puntuale all’appuntamento col gol, si fa male, si rialza, corre per 70 minuti. Si completa meravigliosamente con Marotta.
(dal 26′ st Lora 6: entra col piglio giusto e gioca di anticipo a liberare la metà campo bluceleste).
Marotta voto 6,5: l’altra metà del centrocampo, a rincorrere palloni, sradicarli dai piedi avversari e ripulirli per far ripartire l’azione. Insostituibile.
Capoferri voto 6,5: la sua partita sarebbe esemplare fino al gol ospite, sul quale paga il misunderstanding con Cauz sulla catena difensiva di sinistra. Ma è un 2001, e a volte sembra proprio un giocatore di un altro pianeta.
Iocolano voto 7,5: è chiamato a regalare spettacolo e in questa serata gli riesce benissimo. Lo trovi ovunque: sulla destra, più spesso fra le linee in posizione centrale, dove fa saltare il banco. Il gol è un colpo di genio e di biliardo, ma la cosa più bella, perché meno attesa, è quanto si spende in pressione sui portatori di palla ospiti per 80 minuti abbondanti.
(dal 32′ st Moleri sv)
Mastroianni voto 6,5: punta di movimento se ce n’è una, prende legnate, serve sponde preziose e cerca anche di rifinire. Manca dove te lo aspetteresti, in area per concludere, ma nella sua partita c’è molto.
(dal 19′ st Capogna 7: entra e la squadra si rialza di venti metri, perché su di lui ti puoi appoggiare in maniera diversa. Segna un gol in fuorigioco millimetrico, colpisce un palo devastante).
Mangni 6,5: un concentrato di cose. Quando parte palla al piede è devastante, e tiene in ambasce la difesa alessandrina, ma non sempre è lucido nella scelta definitiva. Da un suo strappo nasce la rete del raddoppio.
(dal 32′ st D’Anna sv)
All. D’Agostino 7: mette in campo quattro novità dalla gara di Livorno, ed è ripagato dall’atteggiamento dei suoi, in un primo tempo di controllo e in una ripresa più spumeggiante, quando azzecca i cambi e rialza la squadra di quei quindici-venti metri utili a non farsi schiacciare.
Alessandria 5,5: l’assenza di Eusepi pesa, certo, ma ci si aspetterebbe un atteggiamento più offensivo che non arriva mai, anche quando sarebbe opportuno cambiare passo. Il centrocampo è sempre in ritardo sulle seconde palle e paga un certo gap di reattività con il Lecco, dietro la retroguardia soffre gli uno contro uno.
Arbitro sig. Daniele Rutella 6: qualche giallo distribuito con equità, partita complessivamente non complicata da gestire.
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