Seconda vittoria esterna consecutiva per la Calcio Lecco 1912, che espugna il “Garilli” di Piacenza grazie a una prova in crescendo e bissa il successo ottenuto sette giorni fa a Carrara. Lo 0-1 firmato da Ivan Merli Sala vale il quarto posto in classifica a -3 dalla Pro Vercelli terza, fermata in casa dall’Olbia. Un’ottima domenica pomeriggio, quindi, per la sempre più solida compagine bluceleste, che nel girone di ritorno ha il medesimo rendimento dei piemontesi: 11 punti nelle ultime 5 uscite per la squadra di mister Gaetano D’Agostino, oltre all’imbattibilità nel 2021 che è ancora una realtà.
Piacenza-Lecco: la conferenza di mister Gaetano D’Agostino

Mister, una vittoria da grande squadra:
«Il Piacenza arrivava da tre vittorie e un pareggio, era in salute e con grande entusiasmo. Siamo stati bravi a non concedergli niente, sono contento per Ivan e la vittoria la dedichiamo a Gino Di Nunno che compie gli anni».
Tre punte e mezzo in campo dal primo minuto anche in trasferta:
«Conta l’atteggiamento, soffrendo poco poi l’episodio lo troviamo. Ho preferito far uscire Mangni e non Capogna per tener su la palla. I ragazzi devono dare continuità ai risultati e anche il punto con il Pontedera è prezioso».
Con Marotta un Lecco leggermente migliore:
«Lo devo gestire finché non rientra Bolzoni dato che è diffidato. Foglia-Marotta con le tre punte avrebbero potuto sbilanciarci, con Lora ho voluto dare più equilibrio».
Cambi:
«Gli under che entrano sono bravi, ho visto Celjak stanco. Liguori si è allenato bene, ma arrivava da un periodo d’inattività con la Fermana. Sono contento di averlo, fa gruppo».
Sui singoli:
«Uno parte con un modulo e poi ci sono gli spazi da occupare, guardiamo anche Cauz che si propone e Iocolano che si mette sulle linee avversarie. Merli Sala è sempre in crescendo, è al secondo gol in campionato e oggi l’ho premiato con la fascia perché è sempre uno positivo che si allena alla grande».
Grande intensità anche nel finale:
«Il campionato è atipico per le tante partite ravvicinate e i cambi di orario, tutte cose che vanno gestite. Abbiamo tolto corsa e lunghezza agli allenamenti, facendo sedute brevi e intense. Più pressi alto e meno dai l’opportunità agli altri di arrivare in area».
La gestione delle partite è figlia anche dei pochi under:
«Non ci abbassano la qualità, ma c’è un punto della stagione in cui i punti pesano e in quei momenti il giovane può peccare. Sono fortunato ad averli, anche il loro inserimento a partita in corsa è un sintomo di maturità e crescita».
Sulla classifica:
«Più ti avvicini alla vetta e più devi avere la fame e la voglia di raggiungere gli obiettivi. Vogliamo dare fastidio a quelle davanti, ma anche prima avevamo il sorriso. A inizio anno abbiamo cambiato il 90% dei giocatori e siamo stati gli unici tra le squadre di vertice».
Piacenza-Lecco: la conferenza di Angelo Maiolo

Non si vinceva dal 1980 a Piacenza:
«Abbiamo dato tutto, la società è più che contenta di questo risultato. La statistica interessa relativamente».
Sulla scelta di giocare senza under:
«Ne abbiamo di validissimi, ma la scelta della società è stata questa. Anche oggi abbiamo visto».
Dimensione del Lecco in classifica:
«Se arriviamo nei play-off da terzi o quarti reputiamo ottima la stagione. Anche fuori, oggi, riusciamo a vincere e abbiamo tutti i giocatori a disposizione. Il tecnico può attingere da due squadre».
Sentimento del patron:
«E’ contentissimo, ci ha detto di andare avanti così. La passata arrabbiatura è stata sbollita».
Il Como è scappato?
«Vedrò la partita, è una cosa prioritaria. I risultati di oggi ci dicono che il campionato è anomalo e i nostri risultati lo testimoniano. Bisogna andare avanti giornata per giornata. Credo, oggi, a una corsa sull’Alessandria, non su Como e Renate».
Come si sta al quarto posto?
«Il campionato non è finito, ci sono risultati strani ogni domenica. Siamo vigili e non molliamo, domenica ci sarà un’altra battaglia da vincere».
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