Se il post Lecco-Novara era stato, tutto sommato, contenuto in toni assolutamente civili pur con pareri diametralmente opposti, lo stesso non si può dire del post Lecco-Arezzo. Merito, se così vogliamo dire, delle dichiarazioni rilasciate da mister Daniele Di Donato, tecnico dell’Arezzo che non le ha mandate a dire in sala stampa: «Giocare qui è vergognoso, nel finale sono spariti i palloni e lo stesso direttore di gara mi ha detto di non aver mai visto una cosa del genere. Dominio Lecco a lungo? La mia squadra ha fatto la partita fino all’errore che ha generato la punizione del vantaggio. Gomitata di Ceccarelli a Capogna? Non l’ho vista». Al che il tecnico ospite è stato accompagnato alla porta in modo netto ed educato.

Sicuramente di tutt’altro parere mister Gaetano D’Agostino: «Fino al 2 a 0 penso che non ci sia stata partita. Si tratta di un’occasione persa perché negli ultimi 25 minuti non siamo riusciti a ripartire. La sostituzione forzata di Capogna l’abbiamo pagata cara perché fa un lavoro straordinario, che non siamo poi riusciti a replicare. Ceccarelli può non averlo fatto apposta, ma Capogna è in ospedale con il naso rotto e la gomitata l’ha presa. L’Arezzo ha trovato entusiasmo nel finale, perché ha visto che noi non riuscivamo più ripartire, ma fino a quel momento non aveva visto palla. Dobbiamo essere smaliziati perché nel finale dovevamo portare il pallone verso la bandierina e nasconderla. Rimane il rammarico perché era una partita che potevamo portare a casa con grande merito. Di Donato dice che abbiamo nascosto i palloni? Sfido chiunque a dire che consegna rapidamente il pallone quando è in vantaggio, ho visto giocatori di Serie A insultare i raccattapalle di dieci anni. Questa squadra sta facendo ottime cose, ma ci servono un centrocampista e un attaccante che abbia caratteristiche simili a quelle di Riccardo (Capogna, ndr)». Che sia Saraniti o chi per lui, il tecnico ha messo pubblicamente sul piatto la lista delle sue necessità.

Prima gioia in bluceleste per Matteo Procopio: «Avrei preferito non segnare e vincere, anche se certamente fa piacere. Quello di esterno è il mio ruolo naturale, di conseguenza mi trovo molto bene a giocare lì; in ogni caso sono a disposizione del mister. Dominio Arezzo? Non mi è sembrato, la partita l’abbiamo fatta noi per lungo tempo, poi siamo calati».

